In località “Frattocchie”, così denominata per le “fratte”, le macchie di rovi, che ricoprivano i ruderi dell’antica città di Bovillae, si conserva il nucleo in calcestruzzo di un sepolcro, spogliato dell’originario rivestimento in opera quadrata, con tamburo cilindrico sopra uno zoccolo parallelepipedo; nella cella all’interno della tomba erano tre nicchie quadrangolari per le olle cinerarie. In età moderna al di sopra del nucleo del sepolcro, databile alla prima età imperiale, venne costruita una torretta quadrata in laterizio e pietrame, forse riutilizzando una preesistente torre di avvistamento di età medievale. La struttura fu utilizzata nel 1751 dai padri gesuiti Boscovich e Maire come caposaldo finale delle misurazioni geodetiche eseguite lungo la via Appia antica, il cui punto iniziale era collocato presso il sepolcro di Cecilia Metella al III miglio. In occasione dei lavori di restauro della via Appia realizzati a metà del'800 da Luigi Canina, anche il gesuita padre Secchi misurò una base geodetica dal Sepolcro di Cecilia Metella alla stessa torretta a Frattocchie. Nel 2013 è stato scoperto e messo in luce il caposaldo B, punto terminale della base geodetica di padre Secchi.
Pertinenza: Parco Archeologico dell’Appia Antica
https://www.parcoarcheologicoappiaantica.it/