A circa 500 m di quota in una Valle ai piedi del Monte delle Fate (1090 m s.l.m.) la montagna regina degli Ausoni, in un'ampia superficie tra terrazzamenti adibiti a pascolo, uliveti ed alberi da frutta, si estende uno straordinario sito naturalistico conosciuto come Calanche di Santo Nicola.
Il sito è costituito da guglie rocciose alte fino a 10 metri che spiccano al di sopra di una cattedrale di pietra dalle enormi dimensioni. Tra i calanchi, intorno all'anno mille venne costruito un eremo dedicato a San Nicola. Questo faceva riferimento al monastero di Santa Maria delle Canne (Sonnino) che a sua volta era collegato all'Abbazia di Fossanova (Priverno). Di quest'eremo restano oggi visibili l'abside, dei muri portanti ed alcune pareti. In alcuni tagli di roccia sono visibili dei gusci di rudiste, organismi di scogliera vissuti nel Cretaceo all'incirca 80 milioni di anni fa.
Il sito è modellato dal carsismo che nel corso degli ultimi 2 milioni di anni (Pleistocene) ha esercitato un'intensa attività di dissoluzione chimica sulle rocce calcaree e dolomitiche dandole la forma attuale. Nel sito, sono presenti anche alcuni inghiottitoi e grotte ipogee in via di censimento da parte dello Speleoclub Roma