Istituita con la Legge Regionale 27 aprile 1985 n. 56, l'Area Protetta di Campo Soriano, grande 974 ettari, sorge a pochi chilometri dalle città di Terracina e Sonnino; si raggiunge facilmente e al suo interno si percorrono stradine contornate da caratteristici muretti in pietra, tra uliveti, vigneti, pascoli, macchie o rocce calcaree di varia conformazione e altezza che spuntano qui e là come sculture tra la vegetazione. Ed è proprio al centro della valle di Campo Soriano che sorge un enorme masso calcareo alto una quindicina di metri, forgiato dalle acque meteoriche nel corso di migliaia di anni, che si staglia maestoso apparendo molto somigliante per imponenza e ricchezza a una cattedrale gotica. Gli abitanti del luogo lo chiamano "Rava di San Domenico", legando la sua tradizione al Medioevo; il nome rimanda infatti al monaco benedettino San Domenico da Sora, oggetto di grande venerazione nel Lazio meridionale.
Ponte fra l'entroterra e il mare, storico terminale di transumanza e frontiera tra due stati, territorio tra Terracina e Sonnino, l’area protetta di Campo Soriano consente ancora oggi, a chi percorre la preziosa rete degli antichi percorsi il cui numero è via via aumentato nei secoli, di osservare, ascoltare, assaporare e respirare l'espressione semplice e genuina di una cultura contadina, con tradizioni locali ancora molto sentite, e una natura mediterranea del tutto peculiare. I prodotti della terra e dell'allevamento quali i formaggi, il vino, l'olio, il miele o i prosciutti, sono gli stessi dei tempi passati e come allora si associano mirabilmente al delicato profumo dell'olivella o delle piante aromatiche delle garìghe, che il calore del sole primaverile attiva impregnandone l'aria.