Situato nella omonima piazza, l’edificio si presenta a pianta trapezoidale, con tetto a capriate, ed è diviso in tre navate da pilastri non simmetrici su cui si impostano archi disuguali, sia a tutto sesto che a sesto acuto.
La data di costruzione è legata agli affreschi più antichi, inquadrabili nel XIII secolo: nella navata di sinistra “Il Redentore e S. Giovanni” e, nella navata di destra, la “Vergine Annunziata con Agnello Mistico” e la “Madonna della Misericordia”.
Il nucleo più consistente degli affreschi, in cui spicca il ciclo che illustra la storia di S. Caterina d’Alessandria nella navata di sinistra ed una “Annunciazione” insieme ad una “Madonna col Bambino” nella navata di destra, è databile al XIV secolo. I restauri realizzati nel 1979 hanno portato alla scoperta, tra l’altro, di una interessante “Madonna col Bambino” di XIV-XV secolo (nella parete d’ingresso, a destra della porta), con ascendenze dall’ambiente toscano: ne è stata proposta l’attribuzione a Benozzo Gozzoli (1420-1497).
La chiesa è preceduta da un portico (da alcuni datato al XVI secolo) ed affiancata, da un basso campanile; nella piazza antistante si trova inoltre una sorta di cippo, detto la “Crocetta”, documentato già agli inizi del XIX secolo e realizzato con frammenti scultorei di reimpiego.