CASTELFORTE è sito al confine sud-orientale della provincia di Latina, alle estreme propaggini del massiccio dei Monti Aurunci, gli antichi Montes Vescini. Il centro storico si trova su di un'altura collinare, così come anche la frazione Suio. Da queste colline si domina la valle del fiume Garigliano. Il nome Castelforte deriva dal latino Castrum forte. L'aggettivo forte è dovuto probabilmente all'ottima posizione strategica di difesa data la posizione di vedetta sulla valle del Garigliano e in particolare sulla foce stessa del fiume, una volta navigabile. Alcuni studiosi, sostengono che Castelforte sia sorto sulle rovine dell'antica città di Vescia, appartenente alla Pentapoli Aurunca, distrutta dai romani nel 340 a.C. Su tutto il territorio del Comune giacciono una grande quantità di antiche vestigia, ma non si hanno notizie storiche esatte risalenti all'epoca preromana e romana a parte quelli relativi alle imponenti Terme Vescinae molto frequentate in epoca Imperiale, databili con certezza al III secolo. Castrum Forte nacque indubbiamente prima dell'anno 1000 come difesa del retroterra o anche come rifugio degli abitanti della piana sottostante. L'impostazione urbana è di una tipica piazza d'armi, ciò si può rilevare dalla cinta muraria munita di torrioni circolari, dalla porta di accesso e dal maschio imponente, punto di avvistamento e di comunicazione con le altre fortificazioni della zona. Il castello più vicino a Castrum Forte è Castrum Suji, a Suio. Per questa che è la frazione più importante si hanno dati sulla fondazione più certi, dovuta alla maggiore importanza storica di Suio. Sorto prima di Castelforte, Suio era strettamente legata al controllo delle proprietà del monastero di Montecassino. Entrambi i castelli erano posti in posizione tale da costituire un ottimo punto di vedetta e di guardia al fiume Garigliano, all'epoca importante via fluviale di comunicazioni tra Montecassino e il mar Tirreno. A Castelforte, sostò Consalvo da Cordova che condusse l'esercito spagnolo nella battaglia del Garigliano del 29 dicembre 1503 ponendo fine al dominio francese sul meridione d'Italia. Tra il 1798-99 le truppe napoleoniche attraversano l'Italia spodestando i regnanti. In questo periodo i castelfortesi insorgono contro gli invasori e contribuirono con due compagnie di volontari alle truppe a massa di Fra Diavolo. A Castelforte si costituì una cellula di tipo carbonaro, la Grande Unione dell'Unità d'Italia, ispirata alle idee mazziniane. Molti castelfortesi subirono un lungo processo per questo nell'anno 1848 dalla Gran Corte Criminale di Santa e furono imprigionati. Nel 1943-44, durante la risalita delle truppe alleate verso Roma, per oltre nove mesi Castelforte fu sottoposto a incessanti bombardamenti da parte degli alleati per contrastare i tedeschi che qui tenevano la linea Gustav. Centinaia di castelfortesi morirono per i bombardamenti, le mine e gli scoppi dei residuati bellici, molti non sopravvissero alle vessazioni o furono trucidati dagli occupanti tedeschi. Siti di interesse: War Museum Gustav Line Garigliano Front; Palazzo Comunale, Porta Ciancia, Torre quadrangolare (o Mastio), Cinta Muraria, Chiesa di Santa Maria in Pensulis.