Minturno è un comune italiano di 19.782 abitanti della provincia di Latina nel Lazio. Il comune di Minturno è adagiato sulle propaggini costiere e meridionali dei Monti Aurunci. Le sue spiagge sono bagnate dal mar Tirreno nel golfo di Gaeta e si spingono a sud sino alla foce del Garigliano. La parte principale dell'abitato oggi si estende con continuità dalla collina della medievale Traetto (oggi Minturno) fino alle località costiere di Scauri e di Marina. È possibile che il nome Minturno derivi dalla dea Ctonia Manturna. La città di Minturnae sorgeva lungo il percorso della via Appia, presso il fiume Garigliano. Le sue origini risalgono ad un centro ausone, appartenente alla Pentapoli Aurunca. Sconfitto il popolo aurunco nel 314 a.C. durante la seconda guerra sannitica, i romani distrussero completamente le città della Pentapoli. Minutrni fu rifondata come colonia romana nel 295 a.C. e al suo ager apparteneva l'area tra i Monti Aurunci e il Tirreno, comprendente una zona residenziale sulla costa dell'odierna Scauri (già Pirae), con estese villae maritimae, e una zona agricola e produttiva, lungo il fiume e sulle colline, dove si trovavano diverse villa rustica o fattorie. Come detto presso la foce del Garigliano sorgeva il bosco sacro della dea Marica. Nelle paludi dell'antico Minturno trovò rifugio, nell'88 a.C., il console Caio Mario, tallonato dagli uomini del rivale Silla. I magistrati locali ordinarono la sua uccisione per mano di uno schiavo cimbro. Il condottiero riuscì a sfuggire alla morte, dopo aver intimorito il germanico. La città venne distrutta probabilmente dai Longobardi tra il 580 e il 590. Dopo la distruzione di Minturnae, gli abitanti si rifugiarono sul colle vicino, fondando il centro di "Traetto" o "Traietto". gestito da un diacono dipendente direttamente dal Papa. Sotto il potere pontificio, Traetto fu cinta da mura, ma venne distrutta, nell'883, da Saraceni venuti per lo più dalla Sicilia musulmana e che si stabilirono nella piana del Garigliano. Essi vennero poi scacciati nel 915 dalla lega voluta da papa Giovanni X. Successivamente fu conquistata dai Normanni di Sicilia, nel XII secolo appartenne alla famiglia normanna dell'Aquila (de l'Aigle) imparentata con la famiglia reale d'Altavilla, e dal 1299 per matrimonio ai Caetani quando divennero titolari della contea di Fondi, di cui Traetto faceva parte. Successivamente passò nelle mani delle famiglie nobiliari dei Colonna, Gonzaga Colonna e dai Conti Carafa. “Durante l'ultimo conflitto mondiale, la città ed il suo contado, situati a ridosso della linea Gustav, furono teatro di durissime battaglie e violenti bombardamenti che provocarono numerose vittime ed ingenti danni. Cittadini, inermi e stremati dalle privazioni, furono passati per le armi dalla rappresaglia dell'esercito tedesco in ritirata” con questa motivazione la città di Minturno è stata insignita della medaglia d’oro al Merito Civile. Siti di interesse: Chiesa di San Pietro (XI-XII secolo), "Ponte pensile" sul Garigliano, Castello baronale, Il Comprensorio archeologico, presso la frazione di Marina che racchiude gran parte dei resti dell'antica città-porto.