La cisterna venne verosimilmente costruita all’epoca di Domiziano per garantire il rifornimento idrico ai vari corpi di fabbrica distribuiti nel territorio e ricadenti nella proprietà imperiale. Nel III sec. d.C., con la costruzione dei Castra Albana, aumentando con nuovi condotti di alimentazione la sua portata d’acqua, contribuì anche al loro approvvigionamento idrico. Venne costruita in parte scavando direttamente il banco tufaceo e in parte in muratura; è divisa in cinque navate parallele, coperte da volte a botte e suddivise da pareti nelle quali si aprono 8 ampi passaggi arcuati, che creano trentasei “pilastri”; fondo e pareti sono rivestite da uno spesso strato di cocciopesto, un intonaco impermeabile. Le dimensioni dei Cisternoni sono imponenti e permettevano di immagazzinare circa 10.000 metri cubi d’acqua, ma la loro importanza non è data solo da questo, ma dalla possibilità di essere tutt’oggi perfettamente funzionanti, fungendo da bacino di alimentazione per l’irrigazione dei giardini urbani.