Da DPCServizi | Ven, 03/31/2023 - 11:35

Il complesso fu costruito dal re di Napoli Carlo II d’Angiò nel 1289 come avamposto difensivo alle porte di Gaeta. Il Torrione cilindrico alto 27 metri, con 15 metri di diametro esterno e mura iniziali alla base di oltre 2 metri, si trovava al centro di una cinta muraria lunga 200 metri con mura a piombo verso terra e oblique, simili ai bastioni di Gaeta, verso il mare. Su questi bastioni a forma esagonale, vi erano due Torri quadrangolari a due piani (ora non più visibili) poste a ovest e a sud. Le porte erano due: una detta di Terra e l’altra di Mare destinata all’imbarco/sbarco di uomini e materiali.
Presso il piano terra, destinato agli alloggi per i soldati, alle stalle e agli uffici amministrativi, è ancora visibile una piccola piazza d’armi e resti di cucine. In un angolo sono state rinvenute tracce di un piccolo cimitero utilizzato dai castellani. Il primo piano era riservato al Regio Castellano che lo abitava con la sua famiglia. All’ingresso della porta di Terra è visibile una Cappella Gentilizia riservata alle funzioni religiose dedicata a San Michele Arcangelo protettore del Castello. La Torre è composta da tre ambienti sovrapposti. Il piano terra era adibito a carcere provvisorio per i rei in attesa di processo che veniva celebrato al piano superiore. I due piani comunicavano tramite una scala di legno interna.
Il Castello fu realizzato su una parte delle terme romane, oggi visibili grazie al pavimento in vetro trasparente realizzato di recente. Si scorgono infatti resti del Calidarium e Frigidarium, oltre che dei canali di scorrimento delle acque calde e fredde. Nel 1460 il re Ferrante I d’Aragona, concesse la Signoria del Castello di Mola a Nicola Caetani, nominato Consigliere di stato con il titolo di “Caetani di Castelmola”. Gli occupanti del castello godevano di un’ampia autonomia derivante dal controllo daziario che esercitarono fino agli inizi del XIX secolo quando, con l’avvento dei Francesi e di Giuseppe Napoleone re di Napoli (Giuseppe Bonaparte), il diritto fu disconosciuto e il castello abbandonato. Nel 1880 l’ultimo erede, il Conte di Castelmola, Onorato Xll, lo restaurò aggiungendovi il meraviglioso portale di marmo del sedicesimo secolo, di stile rinascimentale, proveniente da Gaeta.
Di nuovo abbandonato, il castello fu parzialmente distrutto nell’ultima guerra mondiale. Acquistato dalla Provincia di Latina, il monumento è stato restaurato e nel 2012 donato alla Città di Formia.

MODALITÀ DI PRENOTAZIONE:
Email: sinusformianus.it - sinusformianus@gmail.com
Mobile: 349 5328280

Previsto biglietto d’ingresso

Indirizzo: Via Abate Tosti n. 21