La Chiesa in cui è venerata la Madonna del soccorso a Fondi ha un delizioso aspetto romanico rurale. La facciata presenta 2 arcate ogivali sorrette al centro da un pilastro.
L'ingresso è nell'arcata di destra. Il tetto è a spiovente. Sopra il tetto vi è una celletta campanaria. Nel retro vi è un altro ingresso con sopra, altra arcata ogivale. L’interno é costituito da un’unica navata con archi a tutto sesto e volte a crociera. È ubicata sulla via Appia lato Roma, un tratto molto importante della via Francigena che a Fondi aveva due differenti percorsi: quello più antico, ovvero il percorso che attraversava San Magno, e il percorso della Via Appia, che conduceva alla Chiesa della Madonna del Soccorso e la Chiesa di Giovanni Gerosolimitano, fino alla valle di S.Andrea verso Itri. Entrambe le chiese citate erano gestite dai monaci gerosolimitani ospitalieri che avevano il compito di prestare soccorso ai pellegrini durante il loro faticoso viaggio. Mancano dati certi sull'anno della fondazione della struttura ma esisteva già alla fine del XIV secolo. La prima menzione documentale risale al 1599 quando il vescovo G.B. Comparini visitò la diocesi di Fondi per la sua visitapastorale della quale fece una relazione nel libro della Sacra Visitatio. La Chiesa risulta in questo periodo come proprietà del comune e circondata da pantani e paludi; vi erano nella Chiesa opere oggi scomparse: due altari; un'acquasantiera; offerte votive; calici d'oro; drappeggi sericei. Sempre del periodo del Comparini vi erano due immagini della Madonna con Bambino, una in marmo ed una in alabastro. Una delle due campane originali della chiesa è stata recuperata ed è ora custodita nel Castello Caetani di Fondi - Museo Civico. Presenta un'iscrizione che l'attribuiva a Onorato II Caetani (1451). A Fondi il giorno 8 settembre, in occasione della festa per la Natività della Beata Vergine Maria, si festeggia la Madonna del Soccorso con celebrazioni liturgiche che culminano con la processione che si snoda tra le vie del centro storico.