È l’unica delle quattro porte costruite in epoca romana, nel periodo sillano, ad essere giunta intatta fino a noi. Le altre porte, Porta Romana e Porta Napoletana, sono state invece demolite durante la ristrutturazione del XIX secolo: queste porte costituivano gli ingressi per accedere all’interno della possente cinta muraria (ancora oggi visibile per lunghi tratti).
La Portella fungeva da saracinesca in particolari eventi piovosi, deviando le acque provenienti dalla Montagna ai lati delle mure perimetrali. È costituita da due stipiti, realizzati con blocchi bugnati disposti orizzontalmente senza malta. Si trova nel lato nord est del perimetro. La zona antica della città è sopravvissuta in età medievale e moderna giungendo fino alla seconda guerra mondiale, durante la quale ha però subito danni a causa dei bombardamenti. Oggi l’area presenta ancora la cinta muraria, lunga circa 1500 metri in buona conservazione: il castrum a pianta rettangolare con la divisione in cardini e decumani. La struttura venne danneggiata durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale ed è stata restaurata nel 2007, nel modo in cui appare oggi. Nelle foto d'epoca presentava ancora l'iscrizione posta sull’architrave della porta romana che ricordava la costruzione e il collaudo di porte, torri e mura da parte dei tre edili della città.