Terracina

Del complesso originario, che la tradizione vuole fondato nel XIII secolo dallo stesso Santo di Assisi, rimane conservato l’impianto generale di influsso cistercense, nonostante le ristrutturazioni dell’ ‘800 e del ‘900. Fu utilizzato come ospedale civile tra il 1874 e il 1994.

Il complesso originario del XIII secolo venne edificato adottando i moduli dell’architettura cistercense. La chiesa, a lunga navata unica, caratterizzata da un pregevole rosone e da un pavimento in salita verso il presbiterio, fu danneggiata gravemente dagli eventi bellici e restaurata di recente.

L’edificio, risalente al XIII sec., costituiva la chiesa parrocchiale del borgo fuori Porta Albina ed era caratterizzato da navata unica. Presenta un portale caratterizzato da una lunetta e un’architrave a tralci viminei sopra cui appare, in caratteri gotici, il nome dell’artigiano “Magister Andreas de Piperno” (Maestro Andrea di Priverno).

Costruita nella seconda metà del Settecento sui resti della Chiesa medievale di S. Nicola, a beneficio della Confraternita della Buona Morte, che si occupava di dare sepoltura ai bisognosi. E’ esempio di architettura religiosa tardo barocca, con pianta circolare e facciata particolarmente evocativa.

La cattedrale, costruita all’interno dell’antico Tempio Maggiore di età romana, consacrata nel 1074 e dedicata a San Cesareo, venne inizialmente ristrutturata tra il XII e XIII sec. A questo periodo risalgono il campanile e il fregio in mosaico. L’aspetto attuale è dovuto a interventi di restauro del ‘700 e della seconda metà dello scorso secolo.

Il nucleo originario, risalente alla fine del X sec. e impostato sull’angolo delle mura cittadine con forma pressoché triangolare, fu gradualmente ampliato fra il XIV e il XV secolo.

Costituiva l’ingresso monumentale del foro verso est. In origine era caratterizzato da quattro grandi arcate attraverso cui passava l’antica Via Appia.