Palazzo Ruspoli

Da DPCServizi | Mer, 05/03/2023 - 19:36
La storia di palazzo Ruspoli inizia tra il IX ed il X secolo d.C., quando nell’attuale piazza Umberto I sorge il nucleo originario del castello medioevale fortificato, appartenente probabilmente ai Conti di Tuscolo. La struttura presentava un bastione centrale e tre torri: le due laterali (di cui una soltanto resta ancora in loco) e quella detta saracena, alta circa 40 m, che tuttora la sovrasta. Tra le altre famiglie nobili che si sono avvicendate al potere si hanno i Frangipane, i Braschi, gli Annibaldi, i Colonna, i Cenci, i Rospigliosi, gli Orsini e da ultimi i Ruspoli, da cui il nome del Palazzo, i quali nel 1993 hanno ceduto la struttura al signor Mario Garofalo. Tra le sale utilizzate per esposizioni, concerti e manifestazioni di vario genere vi sono la Sala delle Armi, la sala del Pattinaggio e le antiche scuderie del palazzo. Di notevole pregio le opere del pittore Liborio Coccetti, autore delle tempere eseguite all’interno nel 1784, e la scalinata di accesso al palazzo su piazza Umberto I attribuita all’architetto Valadier.

Museo delle Navi Romane

Da DPCServizi | Mer, 05/03/2023 - 19:22
Il Museo delle Navi Romane di Nemi viene realizzato dall’architetto Vittorio Morpurgo tra il 1933 ed il 1939 per ospitare le due navi romane rinvenute nel bacino nemorense tra il 1928 ed il 1932. Si trattava di una residenza da diporto dell’imperatore Caligola e di un tempio galleggiante dedicato al culto di Iside, che serviva anche per l’Isidis navigium, un rituale che chiedeva alla dea egiziana buoni auspici per l’inizio della stagione della navigazione. Vennero affondate poco dopo la prima metà del I secolo d.C. a causa della damnatio memoriae che colpì l’imperatore e condannò all’oblio ogni bene a lui ricollegabile. La notte del 31 maggio del 1944 un incendio doloso, che coinvolse il Museo delle Navi Romane di Nemi, distrusse i due capolavori di ingegneristica romana, ma anche da ciò che resta, attualmente esposto all’interno di un’ala della struttura, si evince la grandiosità di ciò che era. L’altra ala del Museo è dedicata ai rinvenimenti provenienti dall’area dei Castelli Romani e dal santuario di Diana Nemorense, di poco distante.

Statua della Grande Madre Terra

Da DPCServizi | Mer, 05/03/2023 - 19:16
Ultima opera realizzata dal Maestro Luciano Mastrolorenzi per la cittadina e donata alla comunità nel 2012, la Statua della Grande Madre Terra crea un legame diretto con il passato e con i culti ancestrali che caratterizzavano la religiosità dei popoli locali. In un legame ideale con la Diana Nemorense e con la Madonna di Versacarro, questa statua è un omaggio alle divinità femminili così come al culto della Vergine, accomunate nei secoli dalla devozione popolare.

Statua di Caligola

Da DPCServizi | Mer, 05/03/2023 - 18:53
Situata all’angolo tra il corso e Piazza Umberto I, l’erma in bronzo raffigurante Caligola è un’opera dello scultore Luciano Mastrolorenzi dedicata all’imperatore, nato ad Anzio il 31 agosto del 12 d.C. La storia dell’imperatore è strettamente legata al luogo, in quanto fece costruire due sontuose imbarcazioni sulla riva settentrionale del bacino lacustre: una svolgeva la funzione di palazzo galleggiante, l’altra di tempio dedicato alla dea egizia Iside. Per conservarle fu inaugurato nl 1936 un Museo, situato a breve distanza dal luogo del rinvenimento dall’architetto Vittorio Morpurgo, colpito nel 1944 da un incendio doloso ma ora aperto al pubblico grazie ad una esemplare opera di restauro.