La Mano dei Desideri

Da DPCServizi | Mer, 05/03/2023 - 19:49
Il 14 febbraio 2020 viene inaugurata in piazza Umberto I a Nemi l’opera bronzea dell’artista Marco Manzo dal titolo “La mano dei desideri”. Si tratta di una scultura raffigurante due mani ricoperte di tatuaggi, una delle quali reca una fragola, simbolo per eccellenza del territorio e richiamo al mito di Venere, la quale mescolando le sue lacrime al sangue di Adone avrebbe generato piccoli cuori carnosi. Alla storia nemorense rimanda anche la freccia dell’arco di Diana. Sull’altra mano ogni visitatore potrà poggiare la testa ed esprimere un desiderio.

Fontana della Medusa

Da DPCServizi | Mer, 05/03/2023 - 19:46
Opera dell’artista Mastrolorenzi, eseguita nel 2008. Prende ispirazione dalla decorazione bronzea della parte terminale delle travi delle due navi realizzate dall’imperatore Caligola, rinvenute sui fondali del lago nemorense trai 1928 ed il 1932. L’iscrizione che si trova sotto la testa è in caratteri runici e rimanda alle antiche origini di Nemi ed al sua storia ricca di racconti mitologici.

Chiesa di Santa Maria del Pozzo

Da DPCServizi | Mer, 05/03/2023 - 19:42
Realizzata a partire dal 1600 da Mario e Pompeo Frangipane, la Chiesa di Santa Maria del Pozzo si sostituisce alla precedente chiesa di Santa Maria de Puteo, situata all’interno del borgo fortificato. La facciata attuale, opera di Giuseppe Camporese, viene realizzata nei primi dell'Ottocento durante il ducato di Luigi Braschi, nipote del pontefice Pio VI. Opere di notevole interesse artistico ospitate all’interno sono, fra le altre, il trittico ligneo di Antoniazzo Romano raffigurante il Cristo fra Giovanni Battista e Giovanni Evangelista e lo stendardo realizzato da Liborio Coccetti, del 1788, con l’immagine dei Santi Patroni Filippo e Giacomo.

Lago di Nemi

Da DPCServizi | Mer, 05/03/2023 - 19:40
Il lago di Nemi è un piccolo specchio d'acqua incassato nel cratere d'un antico vulcano, le cui pendici sono folte di boschi. Sulla sommità del cratere sorgono i centri di Genzano di Roma e, di fronte, quello di Nemi. Si tratta di un lago vulcanico dalle caratteristiche simili a quelle del lago Albano rispetto al quale è notevolmente più piccolo. Dal punto di vista geologico, fa parte della zona detta complesso vulcanico dei Colli Albani. Secondo il rapporto di Goletta dei Laghi del 2009, il lago risulta balneabile per la sua interezza ad eccezione della zona antistante il Museo delle Navi.

Palazzo Ruspoli

Da DPCServizi | Mer, 05/03/2023 - 19:36
La storia di palazzo Ruspoli inizia tra il IX ed il X secolo d.C., quando nell’attuale piazza Umberto I sorge il nucleo originario del castello medioevale fortificato, appartenente probabilmente ai Conti di Tuscolo. La struttura presentava un bastione centrale e tre torri: le due laterali (di cui una soltanto resta ancora in loco) e quella detta saracena, alta circa 40 m, che tuttora la sovrasta. Tra le altre famiglie nobili che si sono avvicendate al potere si hanno i Frangipane, i Braschi, gli Annibaldi, i Colonna, i Cenci, i Rospigliosi, gli Orsini e da ultimi i Ruspoli, da cui il nome del Palazzo, i quali nel 1993 hanno ceduto la struttura al signor Mario Garofalo. Tra le sale utilizzate per esposizioni, concerti e manifestazioni di vario genere vi sono la Sala delle Armi, la sala del Pattinaggio e le antiche scuderie del palazzo. Di notevole pregio le opere del pittore Liborio Coccetti, autore delle tempere eseguite all’interno nel 1784, e la scalinata di accesso al palazzo su piazza Umberto I attribuita all’architetto Valadier.

Museo delle Navi Romane

Da DPCServizi | Mer, 05/03/2023 - 19:22
Il Museo delle Navi Romane di Nemi viene realizzato dall’architetto Vittorio Morpurgo tra il 1933 ed il 1939 per ospitare le due navi romane rinvenute nel bacino nemorense tra il 1928 ed il 1932. Si trattava di una residenza da diporto dell’imperatore Caligola e di un tempio galleggiante dedicato al culto di Iside, che serviva anche per l’Isidis navigium, un rituale che chiedeva alla dea egiziana buoni auspici per l’inizio della stagione della navigazione. Vennero affondate poco dopo la prima metà del I secolo d.C. a causa della damnatio memoriae che colpì l’imperatore e condannò all’oblio ogni bene a lui ricollegabile. La notte del 31 maggio del 1944 un incendio doloso, che coinvolse il Museo delle Navi Romane di Nemi, distrusse i due capolavori di ingegneristica romana, ma anche da ciò che resta, attualmente esposto all’interno di un’ala della struttura, si evince la grandiosità di ciò che era. L’altra ala del Museo è dedicata ai rinvenimenti provenienti dall’area dei Castelli Romani e dal santuario di Diana Nemorense, di poco distante.

Statua della Grande Madre Terra

Da DPCServizi | Mer, 05/03/2023 - 19:16
Ultima opera realizzata dal Maestro Luciano Mastrolorenzi per la cittadina e donata alla comunità nel 2012, la Statua della Grande Madre Terra crea un legame diretto con il passato e con i culti ancestrali che caratterizzavano la religiosità dei popoli locali. In un legame ideale con la Diana Nemorense e con la Madonna di Versacarro, questa statua è un omaggio alle divinità femminili così come al culto della Vergine, accomunate nei secoli dalla devozione popolare.

Statua di Caligola

Da DPCServizi | Mer, 05/03/2023 - 18:53
Situata all’angolo tra il corso e Piazza Umberto I, l’erma in bronzo raffigurante Caligola è un’opera dello scultore Luciano Mastrolorenzi dedicata all’imperatore, nato ad Anzio il 31 agosto del 12 d.C. La storia dell’imperatore è strettamente legata al luogo, in quanto fece costruire due sontuose imbarcazioni sulla riva settentrionale del bacino lacustre: una svolgeva la funzione di palazzo galleggiante, l’altra di tempio dedicato alla dea egizia Iside. Per conservarle fu inaugurato nl 1936 un Museo, situato a breve distanza dal luogo del rinvenimento dall’architetto Vittorio Morpurgo, colpito nel 1944 da un incendio doloso ma ora aperto al pubblico grazie ad una esemplare opera di restauro.

Scavi McDonalds Marino

Da DPCServizi | Mer, 05/03/2023 - 17:37
Un tratto di strada romana lungo 45 metri e largo più di due, in basolato perfettamente conservato del II-I secolo a.C. E poi tre scheletri maschili, sepolti tra il II-III d.C. Di certo quando la McDonald's Italia nel 2014 iniziò i lavori per un nuovo ristorante alle porte di Roma, a Frattocchie nel comune di Marino, non immaginava un ritrovamento tanto prezioso. E invece dopo tre anni di lavori con la Soprintendenza archeologica per l'area metropolitana di Roma, Viterbo ed Etruria meridionale, da quella scoperta è nata una vera galleria museale sotterranea, con percorso bilingue per adulti e bambini, aperta a tutti, gratuitamente e indipendentemente dal ristorante, ma godibile anche dai tavoli grazie alla struttura a ponte. Un ritrovamento che ha sorpreso non tanto per la collocazione, a pochi metri dalla via Appia, sin dalla sua fondazione nel 312 a.C. trafficatissima di carri, persone e merci. Ma per le perfette condizioni in cui il terreno ha mantenuto la strada, coperta, per più di duemila anni.

Fontana dei Quattro Mori

Da DPCServizi | Mer, 05/03/2023 - 17:27
La fontana, fatta erigere da Marcantonio Colonna dopo la vittoria a Lepanto sui turchi, rappresentati dai quattro mori incatenati, è famosa anche per il fatto che, durante la sagra dell'uva, che si tiene annualmente, è stato fatto sgorgare vino al posto dell'acqua. È posizionata nella piazza più importante e frequentata di Marino. Le decorazioni in pietra lavica sono state realizzate dallo scultore marinese Pompeo Castiglia e dallo scalpellino Pietro Taccia. La fontana è sormontata da una colonna di marmo con capitello corinzio sulla quale si nota lo stemma dei Colonna, a cui sono incatenati quattro prigionieri turchi, collocati su di uno scoglio sorretto da otto sirene, ulteriore emblema della nota famiglia.