Villa di Mamurra

Da DPCServizi | Ven, 03/31/2023 - 16:22
Il complesso archeologico sorge sul promontorio del Monte di Gianola all’interno del Parco Regionale della “Riviera di Ulisse”. Prende il nome con cui è tradizionalmente conosciuto Lucio Mamurra, eques romano originario di Formia, che seguì Gaio Giulio Cesare in Gallia, rivestendo il ruolo di praefectus fabrum (prefetto degli ingegneri). Un uomo capace di accumulare ingenti ricchezze, come testimonia Cornelio Nepote, secondo il quale fu il primo romano a costruirsi una casa sul Celio interamente rivestita in marmo e con colonne marmoree.

Criptoportici

Da DPCServizi | Ven, 03/31/2023 - 16:06
Risalenti al I secolo a.C., i Criptoporcii posti sotto la Villa comunale di Formia sono i resti di una villa marittima romana. Si tratta di vani di servizio privi di pavimenti e di intonaco alle pareti, aperti su un lungo corridoio e illuminati da strette finestre “a bocca di lupo”. Fu realizzata in opus incertum e modificata poi con murature in opera reticolata. Probabilmente i vani erano utilizzati come magazzini e connessi con l’antistante peschiera, (visibile durante la bassa marea del pomeriggio) che fungeva da vivaio ittico.

Cisternone Romano di Castellone

Da DPCServizi | Ven, 03/31/2023 - 13:21
Il “Cisternone Romano”, datato al I sec. a.C., è un’imponente struttura ipogea scandita in senso longitudinale da file di pilastri che suddividono l’ambiente in 4 navate coperte da volte a pseudocrociera. Ubicato sulla sommità dell’arce, corrispondente all’attuale borgo medievale di Castellone, era alimentato dalle sorgenti della zona collinare di S. Maria la Noce per garantire il rifornimento idrico dell’antica città di Formiae.

Teatro Romano

Da DPCServizi | Ven, 03/31/2023 - 11:28
Edificato nel corso del primo sec. a.C., secondo la tradizione locale fu scenario del martirio di S.Erasmo avvenuto il 2 giugno 303 d.C. su ordine dell’imperatore romano Massimiano. È posto nell’area del Borsale, a ovest di Castellone e a sud dell’antica Abbazia di S.Erasmo, gestita dai monaci Benedettini fino al 1500, sostituiti poi dai monaci Olivetani fino a tutto il 1700. Come tradizione romana, la ”cavea” è poggiata sul declivio del colle di Castellone in modo da consentire agli spettatori la vista verso il mare.

Museo Archeologico Nazionale di Formia

Da DPCServizi | Ven, 03/31/2023 - 11:11
Il Museo Archeologico Nazionale di Formia occupa un’ala del settecentesco palazzo municipale, nota come ‘Stalloni dei Borbone’. La raccolta è composta in prevalenza da sculture di elevato livello artistico, databili tra il I secolo a.C. e il II secolo d.C., periodo della maggiore fioritura della città. Si tratta di statue virili e muliebri di carattere onorario, erette da membri illustri della società formiana e da personaggi della famiglia imperiale rinvenute soprattutto nell’area dell’antico foro.

Monastero di San Magno

Da DPCServizi | Gio, 03/30/2023 - 18:51
Il monastero di San Magno rappresenta un importante patrimonio storico e culturale del basso Lazio. Il complesso religioso, in precedenza abbandonato e in forte stato di degrado, a partire dal 2000 è stato oggetto di lavori di restauro promossi dalla Regione Lazio e dal Parco Naturale dei Monti Aurunci, che contestualmente hanno dato il via ad una campagna di indagini archeologiche. Grazie a questi interventi è stata data nuova vita a tutto il complesso monastico, consentendo in tal modo la fruizione pubblica ad uno dei luoghi più suggestivi del territorio. Il sito ricco di fascino, sia per le bellezze paesaggistiche che per i suoi tesori storici e artistici, ha potuto riacquistare la sua originaria funzione di luogo di culto.

Museo Civico di Fondi

Da DPCServizi | Gio, 03/30/2023 - 18:20
Il Museo civico di Fondi (detto in origine "Collezione archeologica") fu istituito nel 1877 dall'allora sindaco Giovanni Sotis, che lo inaugurò insieme al senatore Errico Amante nella sala capitolare al pianoterra dell'ex convento di San Domenico. Si tratta, quindi, del più antico museo della provincia di Latina. Il progetto di Sotis, nato in seguito all'incontro con il grande storico e epigrafista Theodor Mommsen, fu reso possibile dall' appoggio di Giuseppe Fiorelli, archeologo e capo della Direzione generale Antichità e Belle Arti del Ministero della Pubblica Istruzione.